FAQ
Posso fare del male a me stesso o agli altri utilizzando un DAE?
Cosa fare se la vittima è portatrice di pacemaker o di defibrillatore impiantabile?
Devo possedere una particolare licenza per acquistare un DAE?
Dopo un intervento positivo di defibrillazione, il paziente tornerà alla vita normale?
1. Cos'è la Morte Cardiaca Improvvisa (MIC)?
La Morte Cardiaca Improvvisa (MIC) è una condizione nella quale il battito cardiaco si ferma improvvisamente ed inaspettatamente. Questo di solito è causato dalla Fibrillazione Ventricolare (FV), un’anomalia che si verifica nel sistema elettrico del cuore. Quando questo accade, il sangue smette di fluire al cervello, al cuore e al resto del corpo, e la persona collassa.
Una rapida defibrillazione, abbinata a delle efficaci manovre di Rianimazione permettono al cuore di ripartire con un adeguato ritmo
2. Cos'è un DAE?
Un DAE, o defibrillatore semi-automatico esterno, è un dispositivo che analizza il ritmo cardiaco attraverso degli elettrodi adesivi collegati al torace della vittima, e avvisa l’operatore di erogare una scarica elettrica se il cuore è affetto da un ritmo cardiaco anomala. I DAE sono sicuri e non erogano scariche elettriche se non è necessario.
Anche il personale non sanitario è autorizzato ad utilizzarli, previo svolgimento di un breve corso di formazione.
3. Come funziona un DAE?
Un processore all'interno del defibrillatore analizza il ritmo cardiaco della vittima. Il dispositivo decide se una scarica è necessaria, e richiede che sia l’operatore a premere un pulsante per erogare la scarica. Lo shock è erogato attraverso degli elettrodi posizionati ed incollati sul torace della vittima. La scarica elettrica resetta il cuore, blocca l’attività cardiaca anomala e permette di ripristinare il normale ritmo cardiaco.
4. Chi può usare il DAE?
I moderni DAE sono progettati per essere utilizzati da chiunque abbia effettuato il corso formativo come previsto dalle legislazioni vigenti. I dispositivi sono progettati per guidare l’operatore attraverso comandi vocali in ogni fase del soccorso, indicando chiaramente se l’erogazione della scarica è necessaria o meno. La preparazione del soccorritore è comunque molto importante, in particolare la conoscenza delle manovre di Rianimazione cardio-polmonare, manovre da effettuare nell'attesa dell'arrivo del defibrillatore sulla scena dell'evento. Effettuata l'analisi del ritmo cardiaco è il DAE stesso a comunicare al soccorritore il momento in cui erogare la scarica elettrica e iniziare ad effettuare le manovre di RCP.
I DAE sono stati utilizzati già molte volte con successo dalle forze dell'ordine, vigili del fuoco, assistenti di volo, addetti alla sicurezza e soccorritori laici.
5. Posso fare del male alla vittima con un DAE?
No! Solo il mancato utilizzo del DAE può impedire ad una vittima di MIC di salvarsi! E lo shock verrà comunque erogato solo in presenza di un ritmo cardiaco maligno defibrillabile.
6. Posso fare del male a me stesso o agli altri utilizzando un DAE?
No, se usi il DAE correttamente. La scarica elettrica è programmata per andare da un elettrodo all'altro attraverso il torace della vittima. Semplici precauzioni, come non toccare la vittima durante l’erogazione della scarica, sono sufficienti a garantire la sicurezza dei soccorritori e degli astanti.
7. Cosa fare se la vittima è portatrice di pacemaker o di defibrillatore impiantabile?
Se la vittima è portatore di pacemaker o di defibrillatore interno con batteria (riconoscibile come un rigonfiamento di circa 3/4 cm. sotto cutaneo), evitare di posizionare gli elettrodi adesivi sopra al dispositivo impiantato sotto la cute.
8. Quali sono le differenze tra i DAE e i defibrillatori comunemente usati dai medici in ambulanze e negli ospedali?
I defibrillatori utilizzati dai medici sulle ambulanze e negli ospedali, come spesso visto anche in TV, sono modelli manuali. Sono più grandi dei DAE e sono progettati per essere utilizzati da personale medico altamente qualificato. Al contrario, i DAE utilizzati dai sanitari, sulle ambulanze e dai Laici sono piccoli e computerizzati affinché ogni operatore possa essere in grado di utilizzarli semplicemente ascoltando i loro messaggi vocali. La decisione di erogare la scarica è determinata dal dispositivo, non dall'operatore.
9. Dove dovrebbero essere installati i DAE?
La collocazione più logica per i DAE comprende: impianti sportivi, oratori, scuole, chiese, teatri, cinema, biblioteche, piazze della città, fermate principali degli autobus, ferrovie e metropolitane, autogrill, aeroporti, auto delle forze dell'ordine, centri benessere, palestre, centri commerciali, luoghi di lavoro, . La consapevolezza dell’importanza dei DAE dovrebbe portare alla loro collocazione anche in tutte le strade della nostra città.
10. Devo possedere una particolare licenza per acquistare un DAE?
Non è richiesta nessuna licenza per la detenzione di un DAE. L’abilitazione all'utilizzo è invece subordinata all'effettuazione di un corso di formazione BLS-D della durata di poche ore, effettuabile presso un ente di formazione accreditato come la CROCE ROSSA ITALIANA.
11. L’utilizzo del DAE sostituisce le manovre di RCP?
No! La qualità delle manovre di Rianimazione cardio-polmonare effettuate sia prima che successivamente all'utilizzo del defibrillatore incrementa notevolmente le possibilità di salvezza delle vittime di MIC.
12. Dopo un intervento positivo di defibrillazione, il paziente tornerà alla vita normale?
La maggior parte delle persone sopravvissute alla MIC possono tornare alla loro vita normale. Una percentuale delle vittime di MIC rianimate, lasciano l’ospedale con qualche esito neurologico, possono non riacquistare i precedenti livelli di funzionalità e/o di vita di relazione. Gli esiti deficitari sono dati prevalentemente da una prolungata assenza di circolazione sanguigna ed ossigenazione a livello cerebrale.
13. I DAE possono essere utilizzati anche sui bambini?
Un evento di morte cardiaca improvvisa (MIC) in età pediatrica è relativamente bassa, prevalentemente un arresto respiratorio dato da un'ostruzione delle vie aeree superiori può portare ad arresto cardio-respiratorio. La Fibrillazione Ventricolare sopravviene come effetto secondario. Nei bambini da 1 a 8 anni viene erogata una scarica ad energia attenuata: alcuni DAE necessitano dell’attivazione di un apposito attenuatore di energia, altri attivano la funzione pediatrica al momento del riconoscimento dell’utilizzo delle apposite placche adesive pediatriche. Le Linee Guida sulla rianimazione cardio-polmonare raccomandano comunque di utilizzare il DAE sui bambini anche in assenza dell’apposito dispositivo di attenuazione.